Il 12 Ottobre 2021 si è tenuto online il vertice straordinario del G20 sull'Afghanistan. Il summit è stato presieduto dal Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ed hanno partecipato i rappresentanti di 19 paesi, tra cui anche la Cina tramite il Ministro degli affari Esteri Wang Yi.
Tutti i paesi partecipanti hanno dimostrato una disponibilità ad agire per risolvere la grave emergenza umanitaria in Afghanistan ed a conferire mandato generale alle Nazioni Unite per il coordinamento delle azioni.
Si è inoltre preso atto della necessità di mantenere i contatti con i talebani, benché ciò non significhi un loro riconoscimento e mantenendo fermo il principio di tolleranza zero sul terrorismo.
La Cina ha posto al centro del dibattito la necessità di garantire all'Afghanistan un percorso di sviluppo aperto ed inclusivo nel rispetto della propria sovranità, indipendenza e integrità territoriale. Il Ministro Wang Yi ha ricordato che l'imposizione delle proprie ideologie e l'interferenza arbitraria negli affari interni di altri paesi porta solo a disordine e povertà, come dimostrato dall'esperienza afgana. Il Ministro Wang Yi ha inoltre indicato l'importanza di trovare consenso e rafforzare sinergie all'interno dei meccanismi internazionali sul tema dell'Afghanistan, revocando le sanzioni unilaterali contro il paese e invitando le istituzioni finanziarie internazionali ad aumentare il loro sostegno.
Altro delicato tema sul tavolo del G20 sono stati i flussi migratori conseguenti alla situazione afgana. Sul punto la Turchia ha sottolineato di non poter continuare ad accogliere afgani ed ha proposto di formare un gruppo di lavoro sulla migrazione presieduto da Ankara nell'ambito della prossima presidenza indonesiana del G20 nel 2022.
Il Presidente Mario Draghi al termine del G20 ha dichiarato: “Dal mio punto di vista questo incontro è un successo. È la prima risposta multilaterale alla crisi afghana. Il multilateralismo sta tornando come schema di lavoro dei paesi del mondo”.
Ufficio Stampa
Silk Council
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