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The new national security law for the Hong Kong Special Administrative Region

Updated: Jul 8, 2020



On June 30, 2020, in the 20th session of the Standing Committee of the 13th National People's Congress of the People's Republic of China, the new national security law for the Special Administrative Region of Hong Kong was approved. The law came into force following the signature of the presidential order by President Xi Jinping and the promulgation by the Hong Kong Region.


The law, divided into 6 chapters and 66 articles, introduces a broad and complex organic framework that covers both substantial and procedural aspects of national security. The main objective of the law is to develop greater integration of national and local levels of national security governance. Among the main changes:


  • Introduction of 4 new crimes, punishable by sentences of up to life imprisonment, for acts of subversion, secession, terrorism and collusion with foreign countries or entities dangerous for national security

  • Creation of the Office for the Protection of National Security with intelligence skills under the Central Government. The Office is responsible for supervising and coordinating local authorities in the implementation of the law with replacement power for direct management in the most delicate cases involving third countries or other serious circumstances. The Office also issues mandatory opinions addressed to the Government of Hong Kong on the appointment of the head of the Department of National Security Protection of the local Police and the head of the new Special Department for crimes against national security of the Department of Justice.

The National Security Law represents a historic turning point in relations between Hong Kong and China precisely on the 23rd anniversary of the switch of the Region from English to Chinese sovereignty, which inaugurated the "One Country, Two Systems" model. The increased geopolitical and economic importance of China in the international scenario and the difficulties faced in recent months due to the global pandemic of Covid 19 have made this further step necessary, because Hong Kong, due to its nature as a bridge with the West and as a gateway to the Chinese market, it represents a particularly sensitive area for chinese national strategic interests.


In addition, the recent protests and riots in Hong Kong have caused a 39% drop in tourism between July and December 2019, as stated by the Hong Kong Tourism Board, with a negative impact also on other sectors of the local and national economy.


The national security law is also the landing point of a long process started in 2003, when it was proposed an amendment of art. 23 of the Basic Law, which then was not approved. As then, even today the reform has been animatedly contested. For example, US President Donald Trump has threatened to remove the special treatment conditions that had been granted in Hong Kong because it is now no longer considered "autonomous" and economic sanctions for Chinese and Hong Kong political leaders for attacking his autonomy.

Even in Italy there have been some protests, which prompted the Chinese Embassy to issue a statement on the matter. The Embassy stressed in particular that the objective of the law is not only the protection of national security and development interests, but also the legitimate rights and freedoms of citizens and foreign companies present in Hong Kong. The Embassy then continues: "safeguarding national security is a legitimate responsibility that the central government of each country must take on. There is no country in the world, including Italy and China, which, faced with serious crimes that threaten national security, would sit and watch and do nothing. Hong Kong's affairs are Chinese domestic policy, over which foreign countries have no right to interfere. Nobody should underestimate the determination of the Chinese government and 1.4 billion Chinese citizens in protecting sovereignty, security and national development ".


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La nuova legge sulla sicurezza nazionale

per la Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong


Il 30 giugno 2020, nella 20° sessione del Comitato Permanente della 13° Assemblea nazionale del popolo della Repubblica Popolare cinese è stata approvata la nuova legge sulla sicurezza nazionale per la Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong. La legge è entrata in vigore a seguito della promulgazione del Presidente Xi Jinping e dell’adozione da parte delle istituzioni della Regione di Hong Kong.


Il provvedimento, suddiviso in 6 capitoli e 66 articoli, introduce un’ampia e complessa disciplina organica che riguarda sia aspetti sostanziali che procedurali in materia di sicurezza. Il principale obiettivo della legge è sviluppare una maggiore integrazione dei livelli nazionali e locali di governance in materia di sicurezza nazionale. Tra le principali novità:


  • Introduzione di 4 nuovi reati, punibili con pene fino all’ergastolo, per atti di sovversione, separatismo, terrorismo e di collusione con Paesi o entità estere pericolosi per la sicurezza nazionale

  • Creazione dell’Ufficio per la Tutela della Sicurezza Nazionale con competenze in materia di intelligence alle dipendenze del Governo Centrale. L’Ufficio si occupa di supervisionare e coordinare le autorità locali nell’attuazione della legge con potere sostitutivo di gestione diretta nei casi più delicati che riguardino paesi terzi o altre gravi circostanze. L’Ufficio si esprime inoltre con pareri obbligatori indirizzati al Governo di Hong Kong sulla nomina del capo del Dipartimento per la Tutela della Sicurezza Nazionale della Polizia locale e del capo della nuova divisione speciale per i crimini contro la sicurezza nazionale del Dipartimento di Giustizia.

La Legge sulla sicurezza nazionale rappresenta una svolta storica nei rapporti tra Hong Kong e Cina proprio nel 23° anniversario del passaggio della Regione dalla sovranità inglese a quella cinese, che inaugurò il modello “Un Paese, due sistemi”. L’accresciuto peso geopolitico ed economico della Cina nello scenario internazionale e le difficoltà affrontate negli ultimi mesi a causa della pandemia globale da Covid 19 hanno reso necessario questo ulteriore passo, poiché Hong Kong, in ragione della sua natura di ponte con l’Occidente e di porta d’ingresso al mercato cinese, rappresenta un’area particolarmente sensibile per gli interessi strategici nazionali cinesi.


In più i recenti prolungati disordini e sommosse ad Hong Kong hanno causato un calo turistico del 39% tra Luglio e Dicembre 2019, come affermato dall’ Hong Kong Tourism Board, con impatto negativo anche su altri settori dell’economia locale e nazionale.


La legge sulla sicurezza nazionale è inoltre il punto di approdo di un lungo processo iniziato nel 2003, quando fu proposta la modifica dell’art. 23 della Basic Law poi non approvata. Come allora, anche oggi la riforma è stata animatamente contestata. Ad esempio il Presidente USA Donald Trump ha minacciato di rimuovere le condizioni di trattamento speciale che erano state accordate ad Hong Kong perché ora non considerata più “autonoma” e sanzioni economiche per i dirigenti politici cinesi e di hong kong per attentato alla sua autonomia.

Anche in Italia ci sono state alcune contestazioni, che hanno spinto l’Ambasciata Cinese a rilasciare una dichiarazione in merito. L’Ambasciata ha sottolineato in particolare che l’obiettivo della legge non è solo la tutela della sicurezza nazionale e degli interessi di sviluppo, ma anche i legittimi diritti e libertà dei cittadini e delle aziende straniere presenti ad Hong Kong. L’Ambasciata poi prosegue: “salvaguardare la sicurezza nazionale è una sacrosanta responsabilità di cui il governo centrale di ogni paese deve farsi carico. Al mondo non c'è Paese, Italia e Cina comprese, che, di fronte a gravi crimini che ne minacciano la sicurezza nazionale, rimarrebbe seduto a guardare senza far niente. Gli affari di Hong Kong sono politica interna cinese, su cui i paesi esteri non hanno diritto di ingerenza. Nessuno deve sottovalutare la ferma determinazione del governo cinese e di 1,4 miliardi di cittadini cinesi nel tutelare la sovranità, la sicurezza e lo sviluppo nazionale”.

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