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La Cop15 sulla biodiversità in Cina




Dal 11 al 15 Ottobre si è tenuta a Kunming, nella provincia meridionale cinese dello Yunnan, il 15° incontro della Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica dell'Onu (Cop-15).

In quest'occasione la Cina ha annunciato che donerà 1,5 miliardi di yuan (circa 232,5 milioni di dollari) per un nuovo fondo destinato alla conservazione della biodiversità nei paesi in via di sviluppo.

Al termine della Cop-15 è stata adottata la dichiarazione di Kunming che prevede l'impegno dei governi ad inserire la protezione degli habitat nella propria agenda. Il ministro cinese dell'ambiente, Huang Runqiu, ha tuttavia specificato che la dichiarazione adottata è un documento politico e non un patto internazionale vincolante.

La Cop-15 è stata preceduta dalla presentazione del libro bianco “Biodiversity Conservation in China” lo scorso 8 ottobre 2021, che raccoglie le politiche e gli sforzi adottati dal Governo Cinese per tutelare la biodiversità.

La Cop-15 sarà seguita dalla Cop26 a Glasgow, in UK dal 31 Ottobre al 12 Novembre 2021, dove si riuniranno i leaders mondiali per discutere della lotta al cambiamento climatico.

Il Presidente Cinese Xi Jinping non parteciperà alla Cop26 ed il premier cinese Li Keqiang dopo una riunione della Commissione Nazionale per l’Energia di Pechino, ha dichiarato che “la capacità di auto-approvvigionamento energetico (ndr cinese) deve essere migliorata. Dato il ruolo predominante del carbone nella dotazione energetica e di risorse del Paese, è importante ottimizzare il sistema di produzione del carbone, costruire centrali elettriche avanzate a carbone in linea con le esigenze di sviluppo e continuare a eliminare gradualmente le strutture obsolete in modo ordinato. L’esplorazione nazionale di petrolio e gas sarà intensificata”. Alle parole del premier cinese è seguito l’annuncio della liberalizzazione del sistema che regola i prezzi dell’energia prodotta dal carbone.

Il Guardian ha definito tali dichiarazioni del premier Li Keqiang come “un duro colpo alle ambizioni del Regno Unito di arrivare ad un accordo sull'eliminazione graduale del carbone e sulla riduzione delle emissioni alla Cop-26”.



Ufficio Stampa

Silk Council



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