Il 8.12.2021, la Commissione Europea ha proposto un nuovo strumento per contrastare l’uso della coercizione economica da parte di Paesi terzi sia nei confronti dei singoli Stati membri che della stessa Unione Europea con lo scopo di ottenere determinati risultati politici.
Sono considerate forme di coercizione economica l’uso esplicito degli strumenti di difesa commerciale contro l’Ue, l’esecuzione di controlli selettivi alle frontiere o sulla sicurezza alimentare di prodotti provenienti da un determinato Paese dell’Ue, il boicottaggio di merci aventi una determinata origine.
Lo strumento è improntato al dialogo ed alla mediazione con il Paese terzo, prevedendo solo in ultima istanza l'adozione di contromisure economiche da parte dell'Unione Europea come ad esempio l'imposizione di dazi e la restrizione delle importazioni, dei servizi o degli investimenti per limitare l’accesso al mercato interno dell’Ue. Le singole decisioni verrebbero prese con atti di esecuzione della Commissione.
La proposta passerà all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Ue, che dovranno discuterla e approvarla.
Per approfondire:
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulla propostadella Commissione relativa a uno strumento anticoercizione
Ufficio Stampa
Silk Council
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